L’azione del Rotary si manifesta attraverso i cosiddetti “services”, cioè quelle azioni rivolte ad ottenere servizi di pubblica utilità. Questi progetti vengono di solito pianificati e realizzati a volte dal singolo Club, a volte in collaborazione con altri Enti o con altri Club, o tramite il supporto della Rotary Foundation.
Un tipico esempio di questi “service” è quello studiato in collaborazione con il Comune di Modena (assessore Gallerani) e con la sezione modenese dell’Unione Italiana Ciechi per dotare un certo numero di semafori ubicati lungo la i viali del parco, di dispositivi acustici in grado di facilitare l’attraversamento di questi viali, particolarmente larghi, ai non vedenti.
Il progetto è stato approvato ed iniziato durante la presidenza di Umberto Carretti e rappresenta un esempio riuscito di collaborazione tra diverse organizzazioni: l’Unione Italiana Ciechi ha suggerito i luoghi dell’intervento, l’Assessorato si preso carico dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni, l’ azienda META ha realizzato praticamente l’intervento ed il Rotary si è fatto carico degli aspetti finanziari. Questo “service” non è ancora completato ma si spera di portarlo a compimento quanto prima.
Nel seguito sono elencati alcuni dei “services” più significativi che hanno visto il Rotary Club Modena protagonista, durante il periodo che va dalla sua fondazione fino ai giorni nostri.
Tra i più importanti “servizi” realizzati dal club a livello locale e nazionale si possono menzionare (ma senza pretesa di completezza):
- il contributo annuale, in occasione del Natale, alle iniziative benefiche dell’ Arcivescovo di Modena;
- i contributi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali: Vajont, Polesine, Firenze, Belice, lrpinia, Friuli e Umbria;
- Contributi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali: allagamento del “Vajont, alluvioni del Polesine, di Firenze e del Piemonte, terremoti del Belice, dell ‘lrpinia, del Friuli e dell ‘Umbria;
L’altare della Croce, nella chiesa di S.Pietro in Modena, restaurato nel 1999 e la pala di San Bernardino,nella navata destra del Duomo, restaurata nel 1989-90
- borse di studio a favore di studenti universitari meritevoli e di 12 “Patronatini” per un corso completo presso l’Istituto Fermo Corni;
- pulmino per il trasporto di sacerdoti anziani;
- contributo per la costruzione di una casa di riposo per anziani;
- contributi a diverse iniziative dell’Unione italiana ciechi per la formazione di insegnanti di sostegno; per corsi di alfabetizzazione informatica, per acquisto di materiale informatico dedicato per bambini ciechi o ipovedenti;
- donazione di una biblioteca al Policlinico;
- arredamento di parte dell’Istituto Paride Colfi;
- contributo per la trasformazione della Chiesa di San Carlo in auditorium cittadino;
- Restauro dell’ affresco di Cristoforo da Lendinara nel Duomo e dell’Altare della Croce in San Pietro, quest’ultimo in collaborazione col Rotaract;
- restauro dell’altare maggiore della Chiesa B.V. delle Grazie; cofinanziamento del recupero di un dipinto del trecento nella Chiesa di S. Biagio nel Carmine;
- dono all’Arcivescovo di alcune centinaia di copie di una videocassetta, realizzata dal Club, sul Duomo di Modena;
- dono di un rene artificiale al Policlinico;
- dono di un’apparecchiatura scientifica alla clinica chirurgica dell’Università;
- dono di un microscopio endoteliale alla clinica oculistica dell’Università;
- dono di un microscopio endoteliale alla clinica oculistica dell’Università;
- acquisto (insieme ai club del Gruppo Ghirlandina’) di una autovettura per interventi di urgenza a favore di neo mamme in difficoltà;
- istituzione dei premio “La Bonissima” per eminenti artigiani e del premio “Ghirlandina”, (anch’esso in collaborazione con tutti i Rotary della provincia) a favore di iniziative giovanili;
- premio ‘Biondi’, destinato a figli di agenti di polizia che si sono distinti all’esame di maturità, nonché, da ultimo,
- il premio istituito in memoria di S. Busani Ferrari (presidente G.F. Ferrari), da conferire con cadenza biennale per i prossimi cinque anni a favore di una imprenditrice, residente nel territorio del Distretto, che si sia distinta anche per l’aderenza ai valori ed ai principi del Rotary;
- realizzazione e distribuzione ai giovani di un manuale sulla droga e di uno sulla sicurezza nelle scuole; organizzazione di tavole rotonde e di dibattiti pubblici sui problemi del diritto di famiglia, sulla droga, sulla formazione e sull’inserimento professionale dei giovani; sulle prospettive dell’ economia modenese, sull’acqua come problema e come risorsa; incontri di sensibilizzazione dei giovani sul tema della droga, dell’alcol, della sicurezza stradale, dell’etica nello sport.
- Tra i services di rilievo internazionale si possono menzionare (anche qui senza pretesa di completezza): contributo alla iniziativa dei Rotary Italiani “Vita per l’Albania”;
- impostazione e finanziamento, in collaborazione con la Rotary Foundation, di un importante programma per l’intervento chirurgico a favore di alcuni bambini del Nord Africa colpiti da gravi disturbi di cuore; contributo per la realizzazione di un Ospedale modenese nello Zimbawe;
- realizzazione di due pozzi in Sudan ed in Camerun;
- acquisto di una canoa a motore con funzione di ambulanza, con le attrezzature e dotazioni necessarie (in collaborazione con il R.C. di Manaus) per l’assistenza sanitaria in Amazzonia (dove le strade mancano quasi per intero e il fiume è l’unica via percorribile); vaccinazione antirabbica di 50 bambini in Mozambico (in corso di realizzazione);
- nonchè i periodici contributi ai programmi della Rotary Foundation ed, in particolare, alla più importante (e certo più nota) iniziativa del Rotary International diretta ad eliminare la poliomelite nel mondo denominata “Progetto Polo Plus”