Resoconto della Conviviale del 14 giugno 2022
Ci siamo trovati presso la “Compagnia del Taglio” per un caminetto con argomenti rotariani: stante l’assenza della Presidente Silvia Menabue, che ci saluta dalla Finlandia dove si è recata a trovare la figlia, ha presieduto la conviviale il Past President Paolo Vasco Ferrari, il quale, dopo una breve introduzione, ha presentato la relatrice della serata, la nostra socia Donatella Pieri, che ci ha parlato di “Rete Rotary Città Creative UNESCO”.
L’ UNESCO ha creato nel 2004 la Rete delle Città Creative per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile. Sono stati identificati sette settori culturali: musica, letteratura, artigianato e arte popolare, design, media arts, gastronomia, cinema. Tutte le Città Creative sono impegnate nello sviluppo e nello scambio di buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e per integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile. La Rete sostiene gli scambi artistici e il partenariato della ricerca sia con le città della rete sia con il settore pubblico e il settore privato. In quanto tali, le Città Creative contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Donatella ha ricordato come il percorso per arrivare alla nomina di Modena come Città Creativa UNESCO per le Media Arts sia iniziato nella primavera del 2020 ed abbia coinvolto, oltre al Comune, tutti gli istituti culturali cittadini: Fondazione di Modena, Fondazione Brodolini-Laboratorio Aperto, Fmav, Gallerie Estensi, Unimore, Fem, Ert, Fondazione Teatro Comunale, Art-ER, Fondazione Collegio San Carlo. L’ 8 novembre 2021 l’UNESCO ha conferito a Modena il riconoscimento, sottolineando come nell’ambito delle “Media Arts”, cioè il settore che individua la cultura e le nuove tecnologie come direttrici di riferimento per la crescita, lo sviluppo culturale ed il futuro urbano della città, Modena abbia messo in atto una politica di trasformazione urbana incentrata sulla rigenerazione di vaste aree del territorio che mettono al centro la cultura e che fanno delle nuove tecnologie uno degli assi strategici non solo per lo sviluppo delle infrastrutture materiali ma anche per la crescita del patrimonio immateriale comune. La creatività è parte integrante delle imprese, dalla Motor Valley alla Food Valley, dell’ istruzione e della ricerca: la nostra città investe in infrastrutture smart (Data Center, hub di livello europeo) ed è il cuore europeo della intelligenza artificiale.
Il Rotary a buon diritto può inserirsi in questo progetto in quanto i Rotary Club possono essere parte attiva per portare sul territorio le indicazioni e le proposte emanate dall’ UNESCO e possono impegnarsi a ricercare e proporre al settore pubblico e privato buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e per integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile. I Rotary Club aderenti si impegnano a sostenere le direttive UNESCO e ad intrattenere un costante rapporto di relazioni in virtù del comune operare in “Città Creative” che, in quanto tali, perseguono l’obiettivo condiviso di tutelare il patrimonio culturale intangibile che ha portato al riconoscimento da parte dell’ UNESCO. Il Rotary Club Modena si inserisce in questa “Rete Rotary Città Creative UNESCO” impegnandosi ad istituire e mantenere una commissione interna al Club, a realizzare un documento contenente le caratteristiche principali e le motivazioni del proprio riconoscimento, a creare un sito web collegato agli altri Club aderenti, ad ospitare incontri e convegni.
Al termine di una piacevole ed informale serata, nella quale siamo venuti a conoscenza che Modena fa parte delle Città Creative per le Media Arts e che il Rotary Club Modena è entrato nella Rete Rotary Città Creative UNESCO, Paolo Vasco Ferrari ha suonato la campana dandoci appuntamento ai prossimi impegni rotariani.
Un caro saluto
Claudio Colombi