Resoconto della serata di Martedì 03 ottobre 2017
Villa Emma, costruita fra il 1890 ed il 1898 su commissione del Commendator Carlo Sacerdoti che volle dedicarla alla moglie Emma Coen, fu progettata dall’Arch. Vincenzo Maestri, propenso al linguaggio architettonico del classicismo, Presidente dell’Accademia di Belle Arti ed uno dei principali esponenti del mondo accademico modenese, autore anche del Santuario di Fiorano e del Teatro Storchi di Modena.
La Villa nasce come residenza estiva di campagna, parte di un complesso edilizio con casa del custode, fioraia, scuderie e stalla con l’abitazione del colono, immerso in un parco delimitato da due strade interpoderali e dall’antica strada romana Via Mavora (Cardo Maior, ovvero asse maggiore).
La Villa presenta da ogni lato una facciata principale, ognuna diversa dalle altre, caratterizzate da una fastosità di decorazioni che si arricchisce dal basso verso l’alto fino a culminare nella fascia di coronamento. Sui quattro fronti sono presenti balconate con balaustre in cotto e loggiati con pilastri e colonne con capitelli corinzi. La pianta della villa è formata da due ali laterali giustapposte ad un volume centrale. Alla principesca scala dell’ingresso si contrappone il riservato cortiletto interno; le ampie finestre illuminano gli affreschi, opera del pittore modenese Fermo Forti allievo del Malatesta, e i colori dei pavimenti finemente decorati, formati da marmette di graniglia e cementi colorati. La villa presenta due piani più il sottotetto che ospita l’acetaia costituita da centinaia di piccole botti di Aceto Balsamico del Ducato Estense. con un’età che supera i 300 anni, curate dall’Accademia Italiana dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, , che ha la sua sede nella villa ed è stata fondata dalla signora Mirella Giacobazzi Leonardi. La famiglia dl Dott. Riciero Giacobazzi è proprietaria della villa.
Alla fine degli anni ‘30 Villa Emma fu sede di una scuola ebraica, e tra luglio 1942 e settembre 1943, 107 giovani ebrei, provenienti dalla Jugoslavia, arrivarono e si fermarono a Villa Emma. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, i giovani correvano il rischio della deportazione nei campi di concentramento ma, aiutati da Don A. Beccari , il dott. G. Moreali e tante famiglie di Nonantola, si salvarono tutti fuggendo in Svizzera. Per questo episodio Villa Emma è universalmente considerata come Centro Internazionale per la Pace e la Carità.
Martedì 03 ottobre 2017 si è svolto presso “Villa Emma” a Nonantola in provincia di Modena una conviviale per soci, coniugi e ospiti.
Tema dell’incontro è stato “Champagne senza veli “, il Presidente ha ringraziato la Famiglia Giacobazzi per aver ospitato l’evento.
Il Presidente ha presentato il relatore della serata il Sig. Mario Federzoni – AD della ditta Premiére, Officer de Coteaux de Champagne, Chevalier du tastevin.
Il relatore ha incuriosito i presenti mediante indiscrezioni e aneddoti delle origini dello Champagne e del suo leggendario inventore Dom Perignon con nozioni tecniche e pratiche che hanno consentito ai soci e ospiti di conoscere e apprezzare lo Champagne. Durante la cena sono stati presentati e serviti differenti Champagne in modo da poter gradire i metodi Charmant e Champenoise.
La Villa è stata location ideale per raccontare un prodotto ricco di storia. Villa Emma, nata come residenza estiva e per cerimonie, è unica nel suo genere e riflette le peculiari caratteristiche del classicismo, unite a una florida decorazione di stile liberty. Circondata da un immenso parco, presenta facciate ricche di balconi con balaustre e logge con capitelli corinzi.
All’interno si trovano ampi ambienti ricchi di decorazioni e affreschi illuminati e risaltati tramite ampie vetrate. Al termine il Presidente ha ringraziato il relatore e la Famiglia Giacobazzi, omaggiandoli del gagliardetto.
Il Club ha, inoltre, ha contribuito al restauro della cancellata.