Resoconto serata col Sindaco di Modena Massimo Mezzetti
E’ stata una serata dedicata alla città di Modena, al suo presente e al suo futuro, quella che ci ha visto riuniti lo scorso 22 ottobre da Vinicio, in Interclub col RC Modena L.A. Muratori, in un incontro col nuovo Sindaco Massimo Mezzetti.
Originario di Roma, Massimo Mezzetti è stato a lungo dirigente politico, e ha ricoperto per due mandati il ruolo di Assessore alla cultura e alla legalità della Regione Emilia-Romagna; ha poi avuto, fra gli altri, un incarico di responsabilità all’interno di FMAV – la Fondazione Modena Arti Visive – ed è stato presidente del Consiglio di indirizzo della Fondazione AGO.
Il Sindaco ha iniziato illustrando il suo impegno nei primi mesi di governo della città di Modena e i progetti che intende sviluppare, in linea con il programma presentato in occasione della campagna elettorale e i successivi numerosi incontri fatti con singoli cittadini, collettivi e gruppi di lavoro. Quello che chiama il “patto per Modena e per i modenesi” rappresenterà la sua stella polare “pur con il dovuto realismo perché sono note a tutti le condizioni economiche, finanziarie e burocratiche in cui si muovono le amministrazioni locali, e le conseguenti difficoltà”, ha sottolineato.
I temi principali della sua gestione saranno la sicurezza, il trasporto pubblico, i rifiuti e la cura della città nel senso più ampio del termine.
“Modena è già un posto dove è bello vivere e bisogna continuare in questa direzione – ha detto Mezzetti – anche se negli ultimi anni è stata investita da fenomeni che hanno toccato tutte le grandi città, e che nascono da contraddizioni che 30 anni fa non esistevano e che oggi ci troviamo a fronteggiare. Quando vengono amici o professionisti da fuori Modena, da altre parti di Italia, mi dicono “ma voi qui perché vi lamentate? E’ tutto bello, funziona tutto bene”: io rispondo sempre che il modenese è abituato a degli standard elevati, e che un abbassamento di quegli standard determinerebbe un disagio. In materia di sicurezza per esempio – ha proseguito – gli episodi che viviamo a Modena non sono minimamente paragonabili a quelli che leggiamo sui giornali di altre parti del Paese: quando le nostre cronache locali fanno il conto di quello che è accaduto nel corso dell’anno, si annoverano 5-6 episodi davvero cruenti; per tante città è diverso. Ma senza dubbio Modena non era abituata, e quindi bisogna rispondere anche a questo disagio.”
Sulla materia della sicurezza è poi ritornato in chiusura, chiarendo innanzitutto che la sicurezza e l’ordine pubblico dal punto di vista giuridico non sono competenza di un Sindaco e di un Comune, bensì dello Stato, del Ministero dell’Interno, della Prefettura e delle Forze dell’Ordine . Con un ruolo fondamentale anche di Procura e Magistratura, in merito alle quali ha spiegato che le carceri sovraffollate non possono significare rimettere in libertà persone fermate dalle Forze dell’Ordine per violazione delle leggi. Servono misure coercitive alternative alla detenzione. In tutto questo, ha aggiunto, l’unica cosa che può fare il Comune è agire a supporto delle Forze dell’Ordine e degli organi dello Stato: in questo senso si sta muovendo l’ex Prefetto di Modena Alessandra Camporota, oggi Assessore alla Sicurezza urbana integrata, Polizia Locale e Coesione sociale, che sta portando avanti una riorganizzazione della polizia locale.
Nella visione strategica del Sindaco c’è anche un’altra parola d’ordine: rendere Modena ancora più attrattiva, facendo sempre attenzione a non cadere negli eccessi da turismo non governato come quelli che vivono Roma, Firenze, Venezia, e financo Bologna.
Poi il tema della casa, degli affitti e dei servizi, su cui bisogna continuare a lavorare per rispondere alle esigenze della cosiddetta “fascia grigia” della popolazione, quella che non è in condizioni di povertà ma neanche di ricchezza, che si attesta su uno stipendio di 1500-1600 euro al mese e che non può reggere costi di affitto troppo elevati: “Servono appartamenti a un costo concordato che possano calmierare il mercato degli affitti.”
In merito ai rifiuti, mantenendo l’obiettivo di aumentare la raccolta differenziata, si andrà verso un’evoluzione che nei tempi tecnici di applicazione necessari (presumibilmente nel nuovo anno) sostituirà sacchetti a terra con carrellabili condominiali e cassonetti funzionanti con la carta smeraldo.
Ancora, il Sindaco ha toccato il tema del trasporto pubblico, un tema “obiettivamente problematico in tutte le città e in tutto il nostro Paese, anche per via dei sempre minori trasferimenti di risorse da parte dello Stato su questo servizio, che arranca.”
Infine, la manutenzione urbana, i parchi, la segnaletica, le ciclabili, e il connesso problema del cambiamento climatico – sul quale si è confrontato col nostro famoso concittadino meteorologo Luca Lombroso – che porta precipitazione spropositate…e in quel caso, ha chiarito, “non c’è tombino pulito che tenga. Vanno ripensate le città, rendendole “città – spugna” e aumentando le aree ombreggiate” per fronteggiare le piogge violente e il surriscaldamento del suolo.
Il prossimo appuntamento per Socie e Soci del Rotary Club Modena è previsto per martedì 5 novembre alle 19 con la celebrazione della Santa Messa in suffragio dei defunti rotariani che sarà officiata in Duomo da S.E.R. Monsignor Erio Castellucci, e a seguire la cena in conviviale presso la Mensa Ghirlandina.
Francesca Abbati Marescotti